Le mete dei pellegrinaggi nel Cilento sono i santuari mariani. Il culto delle Sette Madonne del Cilento è molto antico e ha origini pre-cristiane, infatti sette è un numero magico e simbolico.
Di solito le mete dei pellegrinaggi sono i santuari mariani. Essi nel Cilento sono sette e sono accomunati dalla cosiddetta
Le sette Madonne del Cilento sono
La Madonna più venerata delle sette è anche la più “brutta”. La Madonna del Sacro Monte infatti è detta "schiavóna", cioè forestiera, a causa della pelle scura perché di origine brasiliana. Il santuario più visitato è infatti quello del Monte Gelbison, detto Monte Sacro.
La leggenda narra che alcuni pastori di Novi Velia volevano edificare un tempio alla Madonna ai piedi del monte, ma stranamente ogni mattina trovavano il frutto del lavoro del giorno precedente completamente disfatto. Una notte decisero di vegliare per catturare il presunto furfante e portarono un agnello per cibarsene. Ma, nel momento dell’uccisione, l’agnello riesce e liberarsi e scappa fino ad arrivare in vetta, dove si arresta davanti al muro di una piccola grotta.
Arrivati per catturare l’agnello, i pastori videro rappresentata sulla grotta l’immagine della Madonna.
Attoniti, i pastori corsero a raccontare l’accaduto al vescovo, che si recò sul posto per controllare di persona. Al momento della benedizione la grotta, una voce dall’alto gridò: “Questo luogo è santo ed è stato consacrato dagli Angeli”.
Dei sette santuari mariani, solo quello del Sacro Monte resta aperto per più tempo durante l’anno, cioè dall'ultima domenica di maggio alla prima di ottobre. Agli altri, invece, si accede solo il giorno della festa o anche durante i nove giorni che la precedono (novena)
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